18x25 cm
Opus aureum quod Legenda Sanctorum vulgo nucpatur, ad vetustorum exemplarium fidem accurate castigatum, et non mediocri diligentia fratris Claudii de Rota, sacrae Theologiae psesioris, Ordinis praedicatorum (Additis aliquotSanctorum Sanctorumquae historiis singulares legendarum ) auctius redditum, cum historia Lombardica, et duobus Repertoriis, quorum unum singulares legendarum materias, alterum omnium legendarum huius operis numerum complectitur.
(Lugduni. In edibus Nicolai Petit et Hectoris Penet). 1535.
JACOPO DA VARAZZE ( o DA VARAGINE O DA VORAGINE)
Jacopo da Varazze (o da Varagine o da Voragine o Beato Jacopo de Fazio) (1230 -1298) fu un frate domenicano, Arcivescovo di Genova. A partire dal 1260 sino al 1298 si dedicò alla compilazione di questa sua compendiosa Opera manoscritta in latino, la Legenda Aurea. Si tratta di un santorale agiografico, ossia una raccolta di oltre cento cinquanta vite di Santi (dall’antichità sino ai suoi giorni) intercalate da una trentina di capitoli dedicati alle principali feste cristologiche, mariane e liturgiche. Quest’Opera (una summa dell’agiografia sino al Sec. XIII) ebbe un grandissimo seguito durante tutto il medioevo (rimangono circa 1400 codici manoscritti e miniati. Con la nascita della stampa, continuò la sua enorme diffusione di riedizioni, sino ai nostri giorni. Il presente volume del 1535 venne curato dal domenicano Claudio de Rota ed è considerata l’edizione antica più importante sia per la rigorosità del testo e, principalmente, per la pregevole cura artistica: l’inizio della descrizione della vita di ciascuno degli oltre 150 Santi e delle singole feste riportate è indicata con un capilettera nel quale è raffigurato il Santo del quale si parlerà. La rilegatura è in pelle coeva, con titolo in oro sul dorso ed i fogli di carta sono filigranati con la scritta “B LAUS DEO”. L’unica altra copia esistente è conservata nella Biblioteca Guarnacci di Volterra