Ruggero dell’Aquila Bianca, valoroso Paladino di Francia. Re di Bulgaria, fratello gemello di Marfisa, marito di Bradamante (per amore della quale da musulmano diviene cristiano) e cognato di Rinaldo. Venne assassinato mentre dormiva nel suo letto, dai sicari di Gano di Magonza. Indifferentemente raffigurato con uno scudo sul quale è incisa un’aquila, oppure una fiamma stilizzata e con un grosso cimiero bianco sull’elmo. In mano la spada magica “Balisarda”.
Armatura a sbalzo e fusione in forma. Faceva parte della collezione di Pupi siciliani da “Mini-combattimento”. Conservata nelle collezioni dei Baroni D’Amico Gironda di Monopoli, San Vito e Cardinale.
Opera artigianale di uno dei più grandi pupari siciliani, Salvatore Faro, “u Lumaru” (Catania, 1921-1970). Impresario che gestì il proprio Teatro di Via Carlo Forlanini a Catania nel quale, durante gli spettacoli, svolgeva anche il ruolo di Parraturi e di Maniante dei pupi. Disegnava e dipingeva i Cartelloni per gli spettacoli serali e costruiva i relativi “pupi” da “Combattimento” e da “Mini-combattimento”. E’ ricordato come celebre maestro di una stirpe di Pupari.