Il dipinto in oggetto, adornato in cornice seicentesca, mostra la Vergine col Bambino in una iconografia tipica dell’area toscana, nonostante si presenti in condizioni mutile a causa dell’asportazione di un’ampia parte della tavola. L’originario assetto compositivo dell’opera doveva rivelare l’intero corpo del bambin Gesù, intento a reggere il cardellino con la mano destra, nonchè il volto di un san Giovannino alle spalle della Madonna, mostrando dunque un impianto iconografico diverso rispetto a quello attuale. L’osservazione ravvicinata della superficie pittorica mediante la lampada di Wood rende visibili lacune sparse in varie parti dell’opera, sottoposta a evidenti interventi di restauro con l’ormai consolidata tecnica del rigatino, le cui tracce sono distinguibili intorno al capo e alle spalle di Maria.
La mancata compiutezza formale del dipinto non impedisce tuttavia di apprezzarne il pregio storico-artistico, supportato da un corretto intervento conservativo che aiuta a circoscrivere l’arco cronologico e l’area geografica di riferimento: il dipinto è collocabile all’ultimo ventennio del XVI secolo ed è ascrivile alla cerchia di Francesco Vanni (Siena, 1563 - Siena, 1610), pittore toscano proveniente da Siena.
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