Firmato in basso a destra. Provenienza Brera Galleria d'arte Milano. 10/03/1965.
Un'arte di sintesi e di semplificazione estrema”, con queste parole Margherita Saffatti definiva il rigore artistico espresso da Mario Sironi nel 1916, anni prima della sua adesione alla Repubblica di Salò e a quei valori che, in seno alla caduta del regime fascista, verranno a disfarsi nell’animo dell’artista, con la conseguente emersione di quel senso di vuoto che permea le opere del periodo. La traccia del contenitore grafico è immediata e si risolve in un tentativo chiaroscurale sul profilo della donna, il cui volto è pervaso da una evidente aura di malinconia.
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