Perizia del Professore Claudio Strinati: «Delicatissimo e bellissimo dipinto da riferire alla primissima fase del grande
pittore napoletano, noto poi nella sua grande maturità, per tutta una serie di grandiosi cicli per palazzi nobiliari della città partenopea (ed anche per alcune aree magnifiche del contado) e soprattutto per una serie di affreschi nella Reggia di Caserta per lo più eseguiti tra il settimo e l’ottavo decennio del secolo diciottesimo.
Un confronto con alcune delle sue opere maggiori induce a riconoscere la stessa mano del nostro quadro ma in una fase ancora giovanile quando Fischetti fu noto come raffinato e colto decoratore addetto anche ad attività che oggi definiremmo strumentali come l’abbellimento delle carrozze o degli apparati liturgici effimeri destinati alle feste e alle cerimonie pubbliche.
Probabilmente questa notevole immagine della Fede potrebbe essere nata in un contesto di tale tipo prima ancora che il Maestro mettesse mano alle sue grandi opere.
E non è escluso che possa esservi in questo dipinto anche una garbata e intima eco personale (una sorta di autoritratto simbolico) raffigurando il quadro l’Allegoria della Fede e Fedele essendo il nome dell’autore stesso. Si tratta quindi di un dipinto da datare proprio alla metà del secolo diciottesimo quando il Fisichetti doveva esser neanche ventenne, tanta è la freschezza e la qualità della modellazione dell’immagine che fa pensare comunque già ad una commissione di altissimo rango sociale, quel rango che poi Fischetti perseguì per tutta la sua operosissima e fortunatissima esistenza.
Eccellente lo stato di conservazione.
In fede,
Claudio Strinati»