Le Arti che vanno per via nella città di Venezia - Gaetano Zompini, (Treviso 1700 - Venezia 1778). Opera pubblicata nel 1785 quando lo Zompini era già morto.
Volume unico mm 360 x 260. N° 60 incisioni in rame, mm 270 x 180 + tre incisioni costituite:
-Antiporta figurato:
-Titolo inciso entro borduta ornata;
-Indice delle incisioni.
Elegante legatura in mezzapelle con dorso impresso in oro recante titolo dell'opera in inglese "Cries of Venice" incusso in oro.
Ciascuna incisione reca in basso una didascalia in veneziano e sotto è apposta una etichetta originale in inglese. Esemplare in discreta conservazione, segni d'uso e in basso scollatura piccola parte del dorso.
La prima edizione esce fra il 1773 e il 1774. Nel 1735 John Strange, collezionista inglese, residente a Venezia acquistò i rami incisori dopo la morte dello zompini. Ad una prima edizione di Venezia nel 1785 con la didascalia in versi veneziani scritta dal prete Questini, ne seguì una londinese recante una libera traduzione in inglese delle didascalie in versi, incollata ai piedi di ogni incisione (CFR Stefania Maronato, Gaetano Zompini, Venezia 1988, pag. 294 - I Mestieri della Moda a Venezia dal XIII al XVIII).
Lo Zompini per le sue acqueforti si ispirò alla raccolta di disegni di Annibale Carracci intitolata Le Arti di Bologna, in cui sono raffigurati venditori ambulanti e artigiani. Zompini, nella sue acqueforti, fu influenzato anche dalla pittura venezia di Pietro Longhi e dalle commedie di Carlo Goldoni. Con queste incisioni riesce a cogliere la vivacità dei vicoli veneziani.