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Jacopo Palma Il Vecchio
(Serina, 1480 - Venezia, 1528)

Cupido e Venere , XVI secolo

Olio su tavola
H cm 56x45

In quest’opera congeniale a Jacopo Palma il Vecchio, Venere e Cupido si abbandonano a un'espressione di sublime bellezza, intrecciando i loro corpi in un composto abbraccio. La dea dell'amore, con la sua maestosità divina, avvolge il giovane Cupido con un'affettuosa ma misurata tenerezza materna, mentre lo sguardo di entrambi si fonde in un’unione che oscilla tra desiderio e complicità. I toni cromatici, sfumati e vibranti di luce, rivelano la quintessenza dell'estasi amorosa, la forma più pura, quasi sacra, della pienezza emotiva raggiungibile attraverso l'amore.

Una raffigurazione di Venere e Cupido, di più grande dimensione, è conservata al Fitzwilliam Museum di Cambridge. I personaggi sono gli stessi ma le pose e la sensualità dell’opera più nota sono enfatizzate creando una composizione che si discosta dal dipinto in esame. Nonostante ciò, è possibile individuare alcuni elementi comuni tra le due opere attribuite a Palma il Vecchio, la freccia di Cupido, i morbidi capelli dorati di Venere e il drappeggio dei tessuti. Inoltre, i dettagli fisionomici dei personaggi dialogano in maniera affine con opere ben più celebri dell’artista. Lo spigoloso naso della dea dell’amore e le sue affusolate dita ricordano quelli del ritratto di Francesco Querini conservato presso la Pinacoteca Querini Stampalia a Venezia.
Delicatissimo e bellissimo dipinto il cui stato di conservazione è buono ma, attraverso l’osservazione della superficie con la Lampada di Wood, si notano i diversi ritocchi pittorici che ha subito in passato.

ASOR Studio

€ 4.500,00
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